Frutta e verdura fuori stagione si trovano al supermercato in pratica tutto l’anno con svantaggi sia economici che salutari. Sicuramente gli alimenti di stagione contengono il massimo del loro sapore e valore nutritivo con il salutare apporto di sali minerali e vitamine a salvaguardare i nostri bisogni nutrizionali. Infatti se d’inverno la natura ci regala le arance è perché con il loro apporto di vitamina c possiamo aumentare le nostre difese immunitarie. Così come d’estate aumentando il nostro fabbisogno di beta carotene che ci protegge dai raggi solari, abbiamo l’opportunità ed il piacere di mangiare frutta e verdura di colore arancione come le albicocche ed i pomodori che ne contengono una buona quantità. Chiaramente questi componenti vengono apportati in misura diversa quando l’ortaggio viene fatto crescere in serra con metodi di coltivazione forzati e con uso di pesticidi usati in dosi massicce.
Inoltre scegliere prodotti di stagione significa anche affrontare un costo maggiore, a causa della conservazione spinta, dei trasporti provenienti da paesi ancora più lontani, del consumo energetico per l’uso di serre illuminate e riscaldate, che ricadono non solo sul singolo portafoglio ma sull’intero ecosistema.
In questo periodo primaverile possiamo beneficiare delle attività salutari oltre che goderecce dell’asparago, la cui stagionalità va da marzo a maggio.
Povero di sodio e ricco di calcio, fosforo, magnesio e potassio è particolarmente indicato per l’integrazione della nostra dieta nel periodo primaverile dove, per cambiamenti climatici e solari, siamo soggetti a sentire maggiormente la stanchezza. Ottimo l’uso in cucina per realizzare gustosi risotti oppure abbinato alle uova dandoci la possibilità di sfruttarne anche le sue proprietà diuretiche e depurative.