Le ricerche attuali mostrano come una prevenzione efficace delle patologie inerenti il cibo ed in generale, di tutti quei comportamenti a rischio per la salute, debba essere condotta, anziché concentrandosi sui rischi, potenziando i fattori protettivi, con una metodologia interattiva, che metta al centro il bambino come soggetto potenzialmente vulnerabile, superando gli schemi più didattici, basati prevalentemente sulle sole informazioni.

 l’Organizzazione mondiale della sanità nel 2019 ha pubblicato delle linee guida sottolineando come “i comportamenti salutari e le abitudini acquisite da piccolissimi si mantengono anche durante l’infanzia, adolescenza ed età adulta”.

Dal punto di vista infantile, concetti come “prevenzione” risultano difficili da capire dato che i bambini hanno difficoltà a proiettarsi nel futuro. Già a cinque o sei anni possono imparare a memoria alcune informazioni teoriche sull’alimentazione o su un corretto stile di vita ma senza comprenderne a fondo il significato e le ricadute sulla salute. Spiegare loro che il cibo che non gradiscono o una sana attività fisica “fa bene” può indurli inoltre a memorizzare che tutto quello che è salutare si associa ad esperienze spiacevoli. Iniziano così conflitti che si trascinano fino all’età adulta.

Per di più il modello di alimentazione prescrittiva non si è dimostrata, negli anni, efficace. Il punto debole di tale approccio è oltre quello di non educare a sviluppare il “problem solving” attraverso le conoscenze, soprattutto quello di trascurare i fattori sensoriali ed edonici, nonché emotivo-affettivi estremamente importanti nei bambini e nelle fasce di età più giovanili.

Sappiamo inoltre che la psicomotricità strutturale e relazionale è indispensabile per lo sviluppo della salute psico-fisica dei ragazzi.

Per tutti i precedenti motivi il progetto esperienziale di prevenzione “MUOVIAMOCI CON GUSTO” è stato pensato per prevenire l’insorgenza del sovrappeso e dell’obesità, cercando così di evitare l’insorgenza dei disturbi alimentari e molte forme di disagio psicologico associato nonché problematiche salutari e sociali.

I laboratori dei Piccoli Chef all’opera e di psicomotricità permettono di sperimentare un modo diverso di educare il bambino ad una sana alimentazione e ad un corretto stile di vita e benessere sociale.

 Piuttosto che un mero passaggio di informazioni teoriche, il gioco ci permette di educare e di far apprendere dei contenuti in modo di-vertente, sviluppando un piacere legato al giocare con una coo-perazione senza avversari.