Per gli studenti dell’alberghiero abbiamo trattato l’argomento del “BLISS POINT” o ” PUNTO DI BEATITUDINE” che sta a significare il giusto equilibrio tra zuccheri, grassi e sale, che l’industria alimentare studia dettagliatamente per creare un prodotto commerciale talmente perfetto da stimolare il piacere sino ad una sorta di assuefazione o pseudo dipendenza, tanto da renderne difficile cessarne il consumo. I grandi colossi industriali sanno che per vendere non è possibile prescindere da una giusta dose di questi tre ingredienti perché lo zucchero oltre ad addolcire aggiunge volume e consistenza, i grassi esaltano la sensazione al palato ed il sale potenzia il sapore. Per di più l’industria punta sul fatto che l’uomo, per una legge evoluzionistica, ha innato il cosiddetto sistema “di ricompensa” che lo motiva a ripetere azioni necessarie per la sua sopravvivenza, come il cibarsi, producendo in cambio delle sostanze che gli creano benessere quali dopamina e serotonina. Per tutti questi motivi, quando mangiamo un cibo particolarmente palatabile, per esempio patatine fritte piuttosto che brioches o in generale il cosiddetto junk food ( cibo spazzatura) è difficile fermarsi dopo il primo boccone ma siamo invece tentati a prolungarne l’assunzione per il benessere culinario che ne consegue.
Per i nostri futuri cuochi abbiamo voluto unire queste conoscenze con la loro capacità creativa per creare dei piatti che possano includere il piacere al palato senza allontanarsi però dall’attenzione al cibo sano ed alla ricerca della salute. E’ stata inoltre enfatizzata l’attenzione al cliente ed ai suoi bisogni.